Biografia dell'Avv. Sergio Lombroso
Sergio Lombroso nacque a Verona il 30 luglio 1911, da famiglia di religione ebraica. Sua madre, Amelia Vitta Zelmann, era nata ad Acqui (Alessandria) e suo padre Giulio, avvocato, a Verona. Da parte paterna, era parente del celebre criminologo Cesare Lombroso, fratello di suo nonno Romolo. Crebbe quindi in un ambiente familiare culturalmente stimolante che influenzò il suo svilupp
o intellettuale e stimolò la sua sete di conoscenza.
Frequentò gli studi classici presso il “Liceo Classico Statale Maffei“ di Verona e svolse il servizio militare nell’arma della cavalleria a Pinerolo. Conseguì la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Padova ed esercitò inizialmente la professione di avvocato presso lo Studio di Virginio
Bassani, uno dei più rinomati della città di Verona.
La personalità dinamica e prorompente e il suo gusto raffinato, contribuirono a renderlo una persona indimenticabile che lasciava un’impronta particolare nelle persone e le cose che circondavano la sua vita.
Costretto dalle leggi razziali ad abbandonare la sua attività, si trasferì a Roma. Finita la guerra tornò a Verona dove abitò con i suoi genitori che accudì amorevolmente fino alla loro morte. Riprese la sua attività e iniziò una brillante carriera specializzandosi in controversie di diritto agrario.
Fu consigliere della Banca Popolare di Verona e curò gli interessi di molte persone eminenti della città.
Attraverso gli anni maturò sempre più il proprio interesse per la scienza e la ricerca, capace di dare un grosso beneficio all’umanità e di dare voce immortale all’uomo.
Profondamente affezionato allo Stato d’ Israele, sua patria spirituale in quanto ebreo, e allo stesso tempo attratto dai rapidi progressi che il popolo israeliano mostrava in vari campi, pensò di legare il suo nome ad un celebre Istituto delle Scienze in Israele, il “Weizmann Institute of Science” di Rehovot.
In questo Istituto hanno studiato e insegnato diversi Scienziati che hanno poi conseguito il Premio Nobel. Lui stesso lo definì ”Una delle gemme del mondo”.
Ad esso ha destinato parte del suo patrimonio al fine di contribuire a sconfiggere una delle più grandi piaghe della civiltà moderna, il cancro. A tal fine, dopo la morte avvenuta in un incidente automobilistico il 30 aprile 1988, grazie alla collaborazione tra i familiari e l’Istituto, è stato istituito un fondo destinato a finanziare il “Lombroso Program”