Giovanna Bordigari
Giovanna Bordigari è nata A Treviglio il 29 Marzo 1980. Si è laureata Scienze Biologiche il 22 Luglio 2005 con una tesi su “Caratterizzazione del fenotipo di topi con mutazione del gene HDAC 2”, un lavoro facente parte di un progetto dell’IEO riguardante la Leucemia Promielocitica Acuta presso l’Università degli Studi di Milano con il professore Saverio Minucci, per il quale ha lavorato nel Dipartimento di Scienze Biomolecolari e Biotecnologie dell’Università degli Studi di Milano. Nel febbraio 2007 ha vinto la Borsa di studio “Sergio Lombroso” recandosi nello stesso mese al Weizmann Institute of Science di Rehovot. Giovanna è stata ospitata dalla Professoressa Lea Eisenbach in qualità di Msch visiting Student presso il Dipartimento d’Immunologia al fine di seguire un progetto di ricerca riguardante “Lo sviluppo di tolleranza verso i Linfociti T dei vaccini antitumorale, come funzione di progressione tumorale”.
Progetto di Ricerca
La Dottoressa Giovanna Bordigari così descrive la sua attività di ricerca: “Come noto, con i vaccini anticancro e con il trasferimento adottivo di linfociti t, si ha un aumento nella frequenza di cellule t specifiche per l’antigene tumorale in circolo. Purtroppo però la bassa risposta clinica che si è evidenziata potrebbe essere dovuta al fatto che il tumore riesce ad arginare il sistema immunitario, oppure lo sopprime. Oggetto della ricerca è il fenomeno dell’anergia nelle cellule CD4+ e CD8 * ( che si ipotizza essere la causa di questa mancata risposta del sistema immune contro il tumore) nei i Linfociti T (che potrebbero essere resi attivi nel sito del linfonodo drenante e poi resi anergici nel sito del tumore primario o della metastasi) e tanti altri parametri dell’anergia e dell’attività citolitica. Fa inoltre parte dello studio: le dimensioni del tumore(melanoma), la presenza di metastasi nel linfonodo drenante e la colonizzazione nel polmone all’interno di topi con l’utilizzo di luciferasi e di IVIS100, un sistema d’immagini per determinare questi parametri in vivo.”