Melania Tesio e’ nata a Pinerolo il 15 Luglio 1978 e si è laureata in biotecnologie mediche presso l’Università degli studi di Torino con una tesi dal titolo “Caratterizzazione del prodotto dell’open reading fram e M45 del citomegalovirus murino”. Dal 2002 sta effettuando un dottorato di ricerca in oncologia umana presso l’istituto per la cura e la ricerca sul cancro di Candiolo presso il dipartimento del Prof. Aglietta. Nell’ottobre 2004 si è unita al team del Prof. Lapidot del Dipartimento di Immunologia in qualità di visiting student per un periodo di sei mesi.
Progetto di Ricerca
“Caratterizzazione del ruolo della proteina cmet nel processo di mobilizzazione delle cellule staminali emopoietiche” In pazienti affetti da neoplasie ematologiche oggi la piu’ promettente strategia terapeutica consiste nel trapianto di cellule staminali. Esse risiedono nel midollo osseo e possono essere indotte a proliferare e a migrare nella circolazione periferica in seguito a somministrazione di un fattore di crescita, chiamato Stimulating GCSF o “Granulocyte colony factor”. Tale processo prende nome di mobilizazione. Dopo cinque giorni di trattamento con tale farmaco le cellule staminali emopoietiche si trovano in gran numero nel sangue periferico e possono essere raccolte con un semplice prelievo del sangue. Cellule staminali sane, prelevate da un donatore compatibile, vengono trasfuse nel paziente affetto da cancro, in cui le cellule tumorali sono state precedentemente distrutte con la chemioterapia. In questo modo le cellule sane del donatore vanno a sostituire le cellule cancerose del paziente, portandolo alla guarigione. Negli ultimi anni il laboratorio del Prof. Lapidot ha chiarito alcuni dei meccanismi molecolari che sono responsabili di questo processo. E’ cosi emerso che la piu’ importante e potente molecola coinvolta in questo processo e’ una proteina chiamata CXCR4: per effetto della somministrazione di GCSF, la sua espressione aumenta sulle cellule staminali inducendone di conseguenza la proliferazione e la migrazione nella circolazione periferica. Il processo di mobilizzazione e’ pero’ un processo molto complesso che vede coinvolte numerose altre proteine ciascuna con un ruolo ben definito: dall’azione combinata di queste proteine si genera un network che nell’insieme dirige l’intero processo. La comprensione dei meccanismi che sottendono alla mobilizzazione delle cellule staminali emopoietiche, e l’individuazione dei fattori coinvolti, sono molto importanti in quanto una volta conosciuti i meccansimi operanti e’ possible modularli al fine di migliorare e potenziare la mobilizzazione. “La mia ricerca e’ volta a capire quale sia il ruolo di una proteina chiamata CMET nella regolazione della migrazione delle cellule staminali emopoietiche. Gli esperimenti condotti fino ad oggi hanno infatti dimostrato che queta proteina e’ assolutamente indispensabile al processo di mobilizzazione; quando inibita, infatti anche il processo di mobilizzazione risulta inibito. Quello che ancora non e’ chiaro e’ come la proteina agisca durante tale processo e le ragioni che la rendono un’importante regolatore della mobilizzazione. La mia ricerca ha dunque come obiettivo quello di rispondere a queste domande“.