Nel 2010, il premio internazionale è stato assegnato al Prof. Eli Canaani, membro del Dipartimento di Biologia moleculare all’Istituto Weizmann
Il Prof. Eli Canaani si è aureato in Biochimica alla Hebrew University di Gerusalemme nel 1969 e successivamente, nel 1974, ha ottenuto il dottorato in Biologia Molecolare a Berkeley, presso l’Università della california. Tra il 1975 e il 1978 il professor Caanani ha svolto un post-dottorato presso il National Institute of Allergy and Infectious Diseases in Maryland e tra il 1978 e il 1981 ha lavorato nel laboratorio di Biologia Molecolare e Cellulare al National Cancer Institute di Bethesda, sempre nel Maryland. Nel 1981 è tornato all’Istituto Weizmann dove è diventato dapprima Senior Scientist e successivamente, nel 1984, Professore Associato. Nel 1991 si è recato nuovamente all’estero, più precisamente al Cancer Center of Thomas Jefferson University di Philadelphia in Pennsylvania, dove ha prestato servizio come professore per tre anni. Nel 1994 è ritornato all’Istituto Weizmann dove viene nominato Professore Ordinario. Grazie ai suoi meriti scientifici il professor Caanani è diventato membro delle redazioni di tre importanti riviste scientifiche internazionali quali Genes, Chromosomes and Cancer, Cancer Research e Genes and Cancer. Nel 1985 il professor Caanani e il suo gruppo di ricerca hanno scoperto che la leucemia mieloide cronica (LMC) è causata da una proteina di fusione, BCR-ABL, generata da uno scambio genetico aberrante tra i cromosomi 9 e 22. Negli anni successivi è diventato chiaro che altri tipi di tumore possono essere causati da meccanismi molecolari simili. La scoperta del professor Caanani ha portato allo sviluppo di un nuovo farmaco, chiamato Gleevec, utilizzato nel trattamento di pazienti con la leucemia mieloide cronica. Il Gleevec, è stato uno dei primi farmaci la cui azione è diretta specificatamente contro la proteina che sta alla base dell’insorgenza del tumore e il suo sviluppo si deve grazie soprattutto alla ricerca di base.
Progetto di Ricerca
la leucemia infantile acuta e il gene MLL Il trattamento della leucemia infantile acuta rappresenta un successo nella storia della lotta al cancro del ventesimo secolo. Nel 1950, infatti, questo tipo di tumore aveva una prognosi infausta nella totalità dei casi diagnosticati, ora invece, il 75-80% dei pazienti viene trattato con successo. Tuttavia, nonostante gli incredibili miglioramenti nella cura di questo tipo di leucemia, esiste ancora un 25% dei pazienti, in particolare quelli diagnosticati sotto i due anni di età, che presenta una prognosi sfavorevole. Nella maggior parte dei casi questi tumori presentano un riarrangemento del gene MLL. Esiste anche un secondo gruppo di pazienti che sviluppano la leucemia acuta in seguito al trattamento di altri tipi di tumore con farmaci citotossici. Anche questi pazienti presentano il riarrangiamento del gene MLL. Come conseguenza del riarrangiamento parte del gene MLL viene fuso con altri geni e il conseguente prodotto proteico aberrante sta alla base dello sviluppo della leucemia. Il fallimento delle terapie attuali nei confronti dei pazienti con leucemia acuta associata al riarrangiamento del gene MLL rappresenta uno stimolo a elucidare i meccanismi molecolari responsabili dello sviluppo della malattia con la speranza che ciò possa portare all’ideazione di nuovi tipi di farmaci più efficaci. Nel 1992 il professor Caanani ha scoperto il gene MLL e i suoi riarrangiamenti e da allora lui e il suo gruppo di ricerca sono stati impegnati a studiare i meccanismi attraverso cui le proteine di fusione causano la leucemia. Scoperte recenti fatte in tale direzione dal suo a da altri gruppi di ricerca hanno identificato fino ad oggi diversi bersagli molecolari delle proteine di fusione derivanti dal riarrangiamento del gene MLL.